Esame Baropodometrico

L’accurata analisi di tali indici di carico pressorio assieme ad un’ attenta anamnesi da parte del tecnico ortopedico sono contributo fondamentale per la miglior costruzione di plantari su misura.
Con quest’ultimi infatti possiamo migliorare sia la funzionalità biomeccanica nello svolgimento del passo sia la postura globale dell’individuo preso in esame.
Diventa importante considerare appieno lo studio delle sollecitazioni meccaniche che agiscono sugli arti inferiori.
Il movimento di un corpo può essere studiato indipendentemente dalle forze che lo hanno causato e da quelle che da tale movimento si originano, si esegue così un’analisi cinematica.
Qualora invece durante il movimento di un corpo si studino le sollecitazioni meccaniche la cui azione si estrinseca sia internamente che esternamente ad esso, si esegue un’analisi cinetica.
Ricordiamo qui che l’analisi cinetica a riposo ha poca importanza per le nostre indagini, infatti il corpo umano fermo in stazione eretta non si trova in posizione statica ma esegue movimenti oscillatori continui.
La letteratura biomeccanica attualmente disponibile descrive diverse tecniche per la misurazione diretta delle forze esercitate dai sistemi muscolo tendinei e per la misurazione delle deformazioni sia ossee che legamentose durante il movimento. Purtroppo però sono tutte tecniche che a causa della loro invasività sono utilizzabili solo in esperimenti di laboratorio e non consentono perciò di essere estese in modo ampio.
Sono stati studiati, alternativamente, sistemi di rilevamento indiretto che presuppongono la realizzazione di modelli cinetici e la conoscenza delle forze esterne in gioco, ossia delle pressioni esercitate al suolo. Con queste metodiche si riesce a determinare lo stato delle forze presenti, pressoché ovunque, nei cingoli, nel rachide e negli arti inferiori attraverso la conoscenza e l’interpretazione dell’effetto sovrasegmentale prodotto dalla distribuzione delle pressioni esercitate dal piede al suolo, in stazione eretta sia da fermi che in deambulazione.
Questi sistemi di rilevamento indiretto sono chiamati podometri, baropodometri o piattaforme di pressione. Essi sono essenzialmente basati su due diversi sistemi: uno si avvale di rilievi ottici o fotografici e l’altro di captatori di pressione.
Tra i primi ricordiamo quello costruito da P. E. Scranton nel 1976 basato su una sequenza di fotografie eseguite sotto ai piedi del soggetto che poi, opportunamente trattate, consentivano una valutazione delle pressioni podaliche ai singoli istanti.
Successivamente sono stati realizzati anche diversi sistemi con I’ausilio di videocamere.
Tutte le pedane di forza si avvalgono di adeguati programmi inseribili in sistemi microcomputerizzati.
I risultati che si ottengono con le pedane di forza sono tali da consentire variazioni controllate del baricentro del corpo e, conseguentemente, della postura sia a carattere ergonomico che a carattere medico strettamente terapeutico.
I baropodometri di ultima generazione sono in grado di eseguire misurazioni precise di tutti quei parametri che, in precedenza dovevano essere misurati manualmente. Questo permette all’operatore di lavorare con un margine di errore nettamente inferiore.